Archivio per gennaio 2009

L’AMICIZIA… POESIE…IMMAGINI E MUSICHE…   Leave a comment

 

Il tema che tratteremo stavolta è uno dei più dibattuti da sempre…
ed in particolare… nel web…
dove tra l’altro è nato un nuovo tipo d’amicizia… quella virtuale…
 
E’ un argomento di vastità enorme dato che l’importanza dell’amicizia
nella nostra vita… non v’è chi possa negarla o trascurarla…
dato il nostro essere… "animali sociali".
 
Vendita falso d'autore Danza di Henri Matisse
 
Per Aristotele, l’amicizia "è cosa moralmente bella…
è una virtù o quanto meno è unita alla virtù"
ed è "quanto mai necessaria per la vita".
 
Per Leopardi se vera è "capace di far sacrificare l’uno amico all’altro"
ed è rarissima perché non ci può essere amicizia senza
il fondamento della virtù la cui assenza sarebbe di assoluto ostacolo.
 
Vendita falso d'autore Danza 2 di Henri Matisse
 
Personalmente penso che l’amicizia vera, in senso generale,
essendo una corrispondenza profonda tra 2 persone
sia un sentimento biunivoco come l’amore…
e che dunque può vivere solo se reciproco…
 
Certo questo sentimento se unito anche alla "virtù"
è davvero un bene inestimabile in grado
di migliorare la nostra vita nei suoi più diversi momenti…
 
 
Ma veniamo alle poesie… immagini e musiche…
con le quali vi auguro una bella domenica in… amicizia…
 
 
LO SPLENDORE DELL’AMICIZIA
R.W.Emerson
Lo splendore dell’amicizia
non è la mano tesa
né il sorriso gentile
né la gioia della compagnia:
è l’ispirazione spirituale
quando scopriamo
che qualcuno crede in noi
ed è disposto
a fidarsi di noi.
 
SE TU VUOI UN AMICO
A. de Saint-Exupèry
Gli uomini non hanno più tempo
per conoscere nulla.
Comprano dai mercati le cose già fatte.
Ma siccome non esistono mercati di amici,
gli uomini non hanno più amici.
Se tu vuoi un amico addomesticami.
Amicizia di Vincenzo Cardarelli
“Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c’incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam riaspettati al passo,
bestie caure,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non aver ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato”.

NON NASCONDERE

Rabrindranath Tagore
“Non nascondere
il segreto del tuo cuore,
amico mio!
Dillo a me, solo a me,
in confidenza.
Tu che sorridi così gentilmente,
dimmelo piano,
il mio cuore lo ascolterà,
non le mie orecchie.
La notte è profonda,
la casa silenziosa,
i nidi degli uccelli
tacciono nel sonno.
Rivelami tra le lacrime esitanti,
tra sorrisi tremanti,
tra dolore e dolce vergogna,
il segreto del tuo cuore”.

 
CREDO IN TE AMICO MIO
 Pam Brown
“Credo in te, amico.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così semplicemente,
nell’eloquenza del silenzio”.
 
 

IL NUOVO GRUPPO MSN
TI ASPETTIAMO

LA PREGHIERA RINASCIMENTALE DEL “BUON UMORE”   3 comments

Come saprete l’importanza del buonumore nella nostra vita è nota… e non solo per gli effetti benefici della salute… a mio parere… ma anche per vivere meglio i nostri giorni pochi o molti che saranno…

 

Anche nel ‘500 come potete vedere con questa
PREGHIERA DEL BUON UMORE
il problema era sentito… ed ecco come veniva visto…

 

  (sonata di Haydn)

  La preghiera del "buon umore"

Dammi, o Signore, una buona digestione ed anche qualcosa da digerire.
Dammi la salute del corpo, col buon umore necessario per mantenerla.
Dammi, o Signore, un’anima santa, che faccia tesoro di quello che è buono e puro,
affinché non si spaventi del peccato, ma trovi alla sua presenza la via per mettere di nuovo le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri e i lamenti, e non permettere che io mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo invadente che si chiama: "IO".
Dammi, o Signore,
il senso del ridicolo.
Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo, affinché conosca nella vita un po’ di gioia
e possa farne parte anche ad altri.
Così sia.
Tommaso Moro (da una pagina del "Libro d’Oro" – Parigi – 1549)
 

 

Ciao da Tony Kospan

Pubblicato 30 gennaio 2009 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE

LUPO   Leave a comment

Pubblicato 30 gennaio 2009 da tonykospan21 in PAESAGGI EDIFICI VIAGGI

PREVENIRE L’INVECCHIAMENTO? LE 25 REGOLE D’ORO   Leave a comment

 

VENTICINQUE REGOLE D’ORO

PER PREVENIRE L’INVECCHIAMENTO

(25 regole tratte dal libro “Saper invecchiare” scritto da Frate Indovino )

Non so perché ma penso proprio che la cosa mi riguardi un pò… ah ah…Imbarazzato
 
  

1.
Fare esercizio fisico con regolarità secondo le proprie forze (una buona passeggiata quotidiana migliora la circolazione sanguigna ed evita tanti malanni)

2.
Osservare un equilibrato regime alimentare, tenendo conto che il fabbisogno energetico varia secondo l’attività svolta.

3.
Nutrirsi bene al mattino e ridurre il pasto serale.

4.
Usare con moderazione il sale da cucina. Lo stesso vale per bevande alcoliche.

5.
Ricorrere ai medicinali solo e quando necessario e nelle dosi delle prescrizioni del medico

6.
Ricordarsi che il letto è il peggior nemico di chi vuole sentirsi in forma.

7.
Curare oltre al proprio aspetto esteriore anche il proprio comportamento.

8.
Coltivare e migliorare il senso dell’umorismo.

9.
Dedicare tempo a libri piacevoli. Talvolta è utile una lettura ad alta voce.

10.
Avere sempre qualcosa da sbrigare in casa e fuori.

11.
Interessare la propria intelligenza a conoscere, riflettere, discutere, scrivere.

12.
Rendersi conto che l’avanzare degli anni non pregiudica affatto l’efficienza: molti <<GRANDI />> (da Chaplin a Einstein e a Picasso) lo dimostrano.

13.
Apprezzare la compagnia dei più giovani dando loro la possibilità del dialogo e del sorriso.

14.
Condividere con i giovani l’esperienza accumulata nella vita, senza essere sentenziosi o moraleggianti nei loro confronti.

15.
Dedicarsi al raccoglimento interiore, inteso possibilmente come fiducioso abbandono a Dio

16.
Far tesoro di tutti i ricordi, ma essere sempre ottimisti.

17.
Mantenere sempre la gioia di vivere interessandosi alle cose e agli altri, godere di tutto.

18.
Temperare le speranze e le illusioni con la saggezza e il conforto della fede.

19.
Dare ogni tanto sfogo alle proprie emozioni, magari esprimendole con la scrittura.

20.
Cercare compagnie serene. Evitare le persone volgari e quelle aggressive: opprimono lo spirito.

21.
Affrontare il futuro armati di coraggio e serenità. Non tormentarsi mai con immagini oscure e infondate paure.

22.
Agire sempre con determinazione, senza cercare il conforto ad ogni costo.

23.
Ricordarsi che non solo le gioie, ma anche i dolori aiutano a crescere.

24.
Essere consapevoli che il dolore, di qualsiasi natura esso sia brucia il corpo, ma purifica, illumina la mente e fortifica il cuore.

25.
Tener presente che da quest’anno…è proibito invecchiare!

 

 

dal web – impaginazione Tony Kospan

                                                   

Pubblicato 30 gennaio 2009 da tonykospan21 in SALUTE BENESSERE PSICOLOGIA GINNASTICA

IL MIGLIOR ATTEGGIAMENTO POSSIBILE? LA VIE EN ROSE…   Leave a comment

IL MIGLIOR ATTEGGIAMENTO POSSIBILE?

LA VIE EN ROSE…

 

Lo dimostra uno studio dell’ University of Washington di Seattle

Si dice che aspettandosi il peggio si evitino le grosse delusioni e si ottengano le soddisfazioni maggiori. Ma non è così. Sono le persone che si aspettano il meglio dalla vita che riescono ad ottenerlo o almeno a non sentirsi eccessivamente delusi e colpevoli quando qualcosa va storto. Questi modi di vedere la vita sono stati oggetto di uno studio condotto da Margareth Marshall della Seattle Pacific University e Jonathan Brown della University of Washington di Seattle e pubblicato dalla rivista Cogniton & Emotion.

Per invalidare la tesi secondo la quale aspettarsi il peggio sarebbe meglio, i ricercatori hanno sottoposto 80 studenti universitari ad una serie di test. In primo luogo hanno sottoposto loro un questionario per verificare il loro stato d’animo nei confronti della vita, se erano persone entusiaste e positive oppure cupe e pessimiste. Dopodiché gli studenti hanno eseguito una serie di puzzle di media difficoltà al computer. Basandosi sul questionario e sui risultati ottenuti dal primo set di puzzle si è stabilito come si aspettavano di riuscire con un secondo set di puzzle.

A questo punto i ricercatori hanno sottoposto ad una metà degli studenti una serie di puzzle più semplici rispetto al primo test e all’altra metà dei puzzle più complicati. Questo ha permesso loro di assicurarsi che alcuni studenti sarebbero andati oltre le loro previsioni e altri al di sotto. Dopo l’esercizio è stato chiesto ai partecipanti di compilare un nuovo questionario, riguardante il loro stato d’animo alla fine delle prove.

Secondo i risultati, gli studenti che si aspettavano di andare male effettivamente si sentivano peggio dopo aver fallito il test rispetto agli altri che, pur aspettandosi di andar bene, avevano sbagliato anche loro. Secondo i ricercatori, un’aspettativa negativa può esacerbare la sensazione di frustrazione che segue un mancato successo, e l’aspettativa è spesso determinata dall’atteggiamento con cui si affronta la vita.

Secondo Brown è difficile per una persona che ha un carattere cupo riuscire a cambiare temperamento. Ma tentar non nuoce e forse cercare di ottenere il meglio dalla vita potrebbe essere la chiave per affrontare ogni sfida con un atteggiamento vincente? ricordandosi che in caso di sconfitta ci sono sempre cose come la cioccolata, che rendono tutto più bello.

dal web… impaginazione

Tony Kospan…

Pubblicato 30 gennaio 2009 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE

MELA BLU   Leave a comment

 

Pubblicato 29 gennaio 2009 da tonykospan21 in PAESAGGI EDIFICI VIAGGI

L’importanza di saper ascoltare   Leave a comment

 

L’importanza di saper ascoltare
 (e secondo me anche di … saper "ascoltare" leggendo … il cuore di chi scrive)
  

 
 
            Molti anni fa, in Cina, vivevano due amici. Uno era molto bravo a suonare l’arpa. L’altro era dotatissimo nella rara arte di saper ascoltare. Quando il primo suonava o cantava di una montagna, il secondo diceva: "Vedo la montagna come se l’avessimo davanti". Quando il primo suonava a proposito di un ruscello, colui che ascoltava prorompeva: "Sento scorrere l’acqua fra le pietre". Ma un brutto giorno, quello che ascoltava si ammalò e morì. Il primo amico tagliò le corde della sua arpa e non suonò mai più. Esistiamo veramente se qualcuno ci ascolta.
Il dono più grande che possiamo fare ad una persona é di ascoltarla "veramente".
 

 
            Una ragazza molto sensibile parlò con un insegnante di un suo problema molto sentito. L’insegnante le suggerì di parlarne con i genitori. La ragazza ci provò, ma, anche di fronte alla sua angoscia e confusione, i suoi avevano minimizzato e avevano cambiato discorso, assicurandole che "stava esagerando", che "avrebbe superato il problema", ecc. Rifiutarono la discussione come se, ignorandolo, il problema potesse risolversi da sé. Quando la ragazza tentò il suicidio i genitori reagirono: "Perché non ci hai detto che avevi dei problemi?" le chiesero.
"E voi, perché non avete ascoltato quando ve lo dicevo?".
 

 
            Una bambina ha scritto: "Alla sera, quando sono a letto, mi volto verso il muro e mi parlo, perché io mi ascolto".
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN

Pubblicato 29 gennaio 2009 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE

BUON GIOVEDI’ IN POESIA E MUSICA…   Leave a comment

         

caro visitatore di questo blogghino

 

 

HO SCELTO TE

~ S. Lawrence ~

Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell’incanto dell’aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell’arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gìoia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.
  

       

DA ORSO TONY…

Pubblicato 29 gennaio 2009 da tonykospan21 in SALUTI VARI

LA CAMISA NEGRA… IL VERO SIGNIFICATO…   1 comment

 

 
Ricordate… La camisa negra…?

 

Canzone di grande successo di qualche anno fa… che piaceva e piace molto…  anche a me…
 
Fiorirono all’epoca le più diverse interpretazioni… sul suo significato…
 
C’era chi sosteneva che era una canzone fascista, altri che le parole siano di parole di un defunto… altri invece di un uomo diventato impotente etc etc…
Penso di far quindi cosa gradita far conoscere quel che appaiono esser
i dati veri ed originali della canzone e cioè:
– testo in lingua originale –
 -testo tradotto –
– interpretazione originale del cantante... –
– video dell’affascinante canzone –
 
 
 
TESTO ORIGINALE
La camisa negra

JUANES

Tengo la camisa negra hoy mi amor esta de luto
Hoy tengo en el alma una pena y es por culpa de tu embrujo
Hoy sé que tú ya no me quieres y eso es lo que más me hiere
que tengo la camisa negra y una pena que me duele
mal parece que solo me quedé y fue pura todita tu mentira
que maldita mala suerte la mía que aquel día te encontré
por beber del veneno malevo de tu amor yo quedé moribundo y lleno de dolor
respiré de ese humo amargo de tu adiós y desde que tú te fuiste yo solo tengo…
tengo la camisa negra porque negra tengo el alma
yo por ti perdí la calma y casi pierdo hasta mi cama
cama cama caman baby te digo con disimulo
que tengo la camisa negra y debajo tengo el difunto
tengo la camisa negra ya tu amor no me interesa
lo que ayer me supo a gloria hoy me sabe a pura
miércoles por la tarde y tú que no llegas ni siquiera muestras señas
y yo con la camisa negra y tus maletas en la puerta
mal parece que solo me quedé y fue pura todita tu mentira
que maldita mala suerte la mía que aquel día te encontré
por beber del veneno malevo de tu amor yo quedé moribundo y lleno de dolor
respiré de ese humo amargo de tu adiós y desde que tú te fuiste yo solo tengo…
tengo la camisa negra porque negra tengo el alma
yo por ti perdí la calma y casi pierdo hasta mi cama
cama cama caman baby te digo con disimulo
que tengo la camisa negra y debajo tengo el difunto
tengo la camisa negra porque negra tengo el alma
yo por ti perdí la calma y casi pierdo hasta mi cama
cama cama caman baby te digo con disimulo
que tengo la camisa negra y debajo tengo el difunto

TRADUZIONE

Ho la camicia nera/oggi il mio amore è in lutto/Ho nell’anima un dolore/perchè mi hai stregato/Oggi so che non mi ami più/ed è questo che più mi ferisce/che ho la camicia nera/e un dolore che mi fa male/male sembra che sono rimasto solo/ed è stata ben perfetta la tua bugia/che maledetta cattiva sorte la mia/che ti ho incontrato quel giorno/per bere il veleno malevolo del tuo amore/e sono rimasto moribondo e pieno di dolore/ho respirato questo fumo amaro del tuo addio/e da quando te ne sei andata ho solo.http://liberidivolare.multiply.com/ho solo la camicia nera/perchè ho l’anima nera/e per te ho perso la calma/e quasi perdo addirittura il mio letto /letto letto come on baby/te lo dico dissimulando/che ho la camicia nera/e sotto ho il defunto/ho la camicia nera/e il tuo amore non mi interessa più/quello che ieri mi sembrava fantastico/adesso mi sembra niente/è mercoledi pomeriggio e non arrivi/neppure dai segnali di vita/e io con la camicia nera/e le tue valigie sulla porta.

 

 

SIGNIFICATO

 

”Tengo la camisa negra, hoy mi amor esta de luto”.
La canzone parla di lutto… come ha spiegato Juanes, ”in quanto è grigia e triste la vita senza amore e parla poi di come la passione possa cambiare il corso della vita stessa degli individui.
Chi è stato lasciato – continua il cantante colombiano – mette la camicia nera come segno di lutto, per indicare il suo stato d’animo.
Ma è anche una canzone di speranza perchè prende atto del fatto che poi quando un amore finisce bisogna prima o poi girare pagina.
L’amore che canto – continua il cantante – è quello che sconfigge l’odio e le discriminazioni.
Questo è l’unico vero amore che conta”
 
 
Ma ora riascoltiamola…
.
 
Ciaooooooooo da Tony Kospan

Pubblicato 28 gennaio 2009 da tonykospan21 in CANZONI DELL'ESTATE

DIO E L’UNIVERSO… PER ALBERT EINSTEIN   Leave a comment

 
 
Devo dire che trovo proprio molto interessanti queste riflessioni!
 
Non sapevo che Einstein,  grandissimo scienziato… ,
avesse anche espresso questa sua ampia visione
 della religione e della scienza,
e questo al di là delle valutazioni e delle idee di ciascuno.
 
*****
 
 
Dio e l’Universo

Albert Einstein

"Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo ‘universo’, una parte limitata nel tempo e nello spazio. Sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie
di illusione ottica della coscienza.
Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all’affetto per le poche persone
che ci sono più vicine. Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare
tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza. Analizzando e valutando ogni giorno tutte le idee, ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa
e la realizza.

 La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è
un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono.

La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.
La mia religione consiste di un’umile ammirazione per l’illimitato spirito superiore che rivela se stesso nei leggeri dettagli che siamo capaci di percepire con la nostra mente gracile e debole. Tanto più avanza l’ulteriore
evoluzione del genere umano, tanto più certo mi sembra quel sentiero verso la genuina religiosità che non si adagia sulla paura della vita, sulla paura della morte e sulla fede cieca. Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca
della scienza diventa convinta che nelle leggi dello Universo si manifesta uno spirito – uno spirito di gran lunga superiore a quello dell’uomo – e uno di fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci
umili.

Il sentimento religioso degli scienziati prende la forma di un entusiastico stupore di fronte all’armonia della legge naturale, che rivela una intelligenza di tale superiorità che, comparati con essa, tutto il sistematico pensiero e l’azione del genere umano non ne sono che un riflesso completamente insignificante.
La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; esso è la sorgente di tutta la vera arte e la vera scienza. Tutto il nostro lodato progresso tecnologico – la nostra molta civiltà – è come la scure nella mano di un
criminale patologico.

 Dovremmo stare attenti a non fare dell’intelletto il nostro Dio; esso ha, certamente, muscoli potenti, ma nessuna personalità.
Chiunque si accinga a eleggere se stesso come giudice del vero e della conoscenza è affondato dalla risata degli Dei. Quando la soluzione è semplice, Dio sta rispondendo. Dio non gioca a dadi con l’universo. Dio è sottile ma non
è malizioso. L’uomo che considera la propria vita e quella dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è quasi squalificato per vivere.
L’autentica religione è il vero vivente; vivente tutt’uno con l’anima, tutt’uno con la bontà e la rettitudine.

 Due cose mi ispirano soggezione: i cieli stellati sopra e l’universo morale dentro.

Io non credo affatto in un Dio personale che giudica l’uomo per il suo operato.
Non posso immaginare un Dio che premi e punisca gli oggetti della sua creazione, i cui fini siano modellati sui nostri, un Dio, in breve, che non è che un riflesso della fragilità umana."

 

CIAO DA TONY KOSPAN

Pubblicato 28 gennaio 2009 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: