Archivio per 21 dicembre 2008

LE SORPRESE DELL’ELENCO TELEFONICO   Leave a comment

 

Gli elenchi del telefono e le pagine gialle
diventano una miniera di umorismo involontario.
Sapevate che in Italia esistono…..:
 
Titolo

Cognome

Nome

Professione

Località

Telefono

Dottor

Mangione

Claudio

Dietologo

Cappadocia

0863 6711xx

Dottor 

Canino

Agostino

Dentista

Novara

0321 6945xx

Dottor

Stimolo

Aldo

Esami d’urina

Asti

0141 4768xx

Dottoressa

Malatesta

Addolorata

Cefalée

Bojano

0874 7711xx

Avvocato

Sposato

Fedele

Divorzista

Assago (MI)

02 448419xx

Architetto

Guastadisegni

Emlia

Arch. e pittrice

Roma

06 704515xx

Signor 

Mosso 

Marcello

Fotografo

Finale Ligure

019 6002xx

Signor

Zecca

Adriano

Veterinario

Orbassano

011 90140xx

Dottor 

Delle Donne

Girolamo

Ostetrico

Roma

06 798466xx

Signora

Sederino 

Rosa

——–

Brindisi

0831 4186xx

Signor

Baccalà

Pietro

Pescatore

Genova

010 2313xx

Signor 

Malattia

Antonio

Onoranze Funebri

Roma

06 50358xx

Signor

Mortale

Giuseppe

Pompe funebri

Roma

06 615973xx

Signor 

Pochintesta

Adalberto

Parrucchiere

Milano

02 84373xx

Signor

Bastardo

Vincenzo

Carabiniere

Sarno

081 9416xx

Signora

Puzzolente

Maria Antonia

Negozio profumi

Nettuno

06 98547xx

Signorina

Fotticchia

Giuseppina

Pubbliche relazioni

Lido di Ostia

06 56816xx

Signorina

Figone

Adalgisa

Sessuologa

Sestri Levante

0185 4669xx

Signora

Melelavo

Domenica

Estetista

Rieti

0746 4836xx

Signora

Troia

Vera

———–

Aci Sant’Antonio

095 79214xx

Signor

Erotico

Carmelo

Sexy Shop

Bologna

 

Pubblicato 21 dicembre 2008 da tonykospan21 in INTRATTENIM. UMORISMO

RALPH GIBSON – LA FOTOGRAFIA COME FRAMMENTO CLASSICO   Leave a comment

 
 
RALPH GIBSON
 
LA FOTOGRAFIA COME FRAMMENTO CLASSICO
 
 
Ralph Gibson è nato a Los Angeles e si è avvicinato alla fotografia durante i quattro anni di servizio nella marina militare. In seguito frequenta il San Francisco Art Institute e poi lavora come assistente fotografo per artisti come Dorothea Lange e Robert Frank, per il quale ha anche lavorato come cameraman in un paio di film.
 
         
Gibson divenne famoso grazie a una serie di libri fotografici, prodotti dalla casa editrice che lui aprì a questo scopo, la Lustrum Press. La trilogia, The Somnambulist (1970), Déjà Vu (1973) e Days at Sea (1975) si distingue per la sequenza di immagini senza testo né didascalie. Le fotografie hanno un carattere fortemente surreale e la pura sequenza di immagini è estremamente ‘narrativa’.
         
Da allora ha vissuto in Francia e a New York, e gran parte di ciò che ha pubblicato è stato realizzato in Francia, come L’Histoire de France (1991).
 
         
 
Ogni fotografia di Ralph Gibson somiglia ad un frammento classico, monumentale, remoto nel tempo. 
 
 
 
 Per mezzo del suo “obbiettivo” Gibson, formalista della fotografia, si avvicina a luoghi e persone unendo la sua visione del mondo ad un’attenzione costante per la composizione e per le proporzioni delle immagini.
 
         
 
I soggetti scelti da Ralph Gibson per le sue fotografie sono essenziali, in particolare da quando non si interessa piu’ di catturare i momenti salienti del dramma umano come impone lo stile del reportage. Per Gibson la percezione del soggetto e’ piu’ importante della fotografia.
 
         
 
Le sue immagini riflettono la sensazione e lo stato emozionale che produce un certo luogo in un certo tempo. Ralph Gibson utilizza prevalentemente pellicole in bianco e nero – ma anche il colore – e usa una Leica nel formato 35mm. L’uso dell’obiettivo grandangolare accentua la dinamica e la tensione dell’immagine nello spazio cosi’ deformato.

 

       

La sua ricerca del "luogo ideale" da fotografare, l’ha spinto a Los Angeles, e successivamente a New York, dove vive e lavora. Il suo interesse per la fotografia si e’ cosi’ evoluto dal reportage all’espressione introspettiva e personale. La serie The Somnambulist – prima testimonianza di questa nuova inclinazione – comprende delle immagini quasi sognanti. L’impiego delle pellicole a grana grossa, donano alle fotografie caratteristiche grafiche, evocando mondi fantastico-surreali.
 
        
 
 Cosi’ una mano colpita dallo spiraglio di luce bianca che filtra da una porta socchiusa, diventa il "fantasma" dei sogni onirici di Gibson. Con The Somnambulist, Ralph Gibson abbandona lo stile reportage a favore delle sue visioni personali, espresse con i ritratti, gli still life e i paesaggi. Il libro del Somnambulist – pubblicato recentemente con grande successo – ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, spingendo Gibson ad esporre le sue immagini in numerose istituzioni museali degli Stati Uniti e d’Europa.

 

   

Le immagini, in bianco e nero e a colori, riflettono la sua visione privata, mantenendo quelle qualità naturali e non-monumentali che lo contraddistinguono.

 

Ralph Gibson ha spesso raccolto i suoi lavori in libri fotografici, perche’ apprezza l’unicità che questo oggetto possiede. Cosi’ se per Gibson i libri sono i mezzi narrativi che esprimono "cosa un fotografo pensa delle sue fotografie ", le fotografie raccontano invece di "cosa il fotografo pensa della realtà" Le mostre hanno invece un carattere piu’ complesso e sociale, e richiedono una relazione fra il fotografo, la galleria e il pubblico.


 

Ralph Gibson, San Francisco

Ralph Gibson
San Francisco, 1962
 

DA VARI SITI WEB.- IMPAG. TONY KOSPAN   FINE

Pubblicato 21 dicembre 2008 da tonykospan21 in PAESAGGI EDIFICI VIAGGI

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