Archivio per 18 dicembre 2008

FOGLIA ROSA… VERDE RAMO…   Leave a comment

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FOGLIA ROSA… VERDE RAMO…
Tony Kospan

Vedo foglie nel grigio cielo volare…
erano gemme erano verdi erano forti
ai loro rami con gioia… eran’avvinte

Il vento spira sempre più forte…
in questo nuovo magico autunno 
ed io guardo assorto te foglia mia.
 
Al mio ramo stretta resterai?

O dalle sirene del vivace Eolo…
incantar ti lascerai
… e volartene via vorrai?
 
Oh triste destino è il nostro
alle intemperie
il nostro legame è esposto.

Perchè in un bell’angolo di sogno
d’un segreto giardino a tutti ascoso
non possiamo star per sempre cinti…
tu foglia rosa… io verde ramo…?
 
Vedo foglie nel grigio cielo volare…

ELEGANTISSIMA E PROFONDA PPS…   Leave a comment

 

 

ECCO UNA FANTASTICA ELEGANTE ORIGINALE PPS…

CHE PARLA ALLA PROFONDITA’ DEL CUORE…

AMIAMO

 

CIAO DA ORSO TONY

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IL MONDO DI ORSOSOGNANTE

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

Pubblicato 18 dicembre 2008 da tonykospan21 in PC WEB BLOG INTERNET TECNOLOGIE

UNA FAVOLA PERSIANA…   Leave a comment

 
UNA FAVOLA PERSIANA
 
 
 
Un povero contadino viveva presso la città di Ispahan.
 
 
Davanti alla sua dimora si estendeva un piccolo campo e all’estremità del campo c’erano una sorgente e un fico: era tutto ciò che possedeva. Lavorava sodo, ma il raccolto era scarso. Quando il caldo diventava insopportabile, si stendeva sotto il fico per fare una siesta. Un giorno, mentre riposava, fece un sogno.

Si trovava in una grande città, i negozi esponevano frutta e verdura, spezie aromatiche, tappeti multicolore e rami lucidi. Sopra i tetti si vedevano volte dorate o piccoli minareti. Percorse le strade e le piazze affascinato dall’animazione della folla e dalla ricchezza. Infine giunse alla sponda di un grosso fiume, che scorreva sotto un ponte di pietra. Avanzò verso il ponte e lì, con stupore, vide un gran baule colmo di monete d’oro e di pietre preziose.

Allora sentì risuonare una voce: "Sei nella città del Cairo, in Egitto… questo tesoro è tuo!".

Il contadino spalancò gli occhi e si ritrovò ancora disteso sotto il fico, a Ispahan.

 "Allah ha ispirato il mio sogno! – esclamò contento.

Fece allora fagotto e si mise in cammino per l’Egitto. Il viaggio fu duro e pericoloso; infine, dopo tre settimane, il pover’uomo giunse presso i sobborghi del Cairo. 

Si mescolò alla folla, percorse le strade, ammirò i negozi che esponevano frutta e verdura, spezie, tappeti, rami lucidi. In alcuni punti, sopra i tetti, volte dorate e esili minareti si stagliavano nel cielo blu. Giunse sulle rive del Nilo; vide un ponte di pietra che si elevava sopra il fiume. Riviveva tutti i dettagli della sua visione. Corse dunque verso il ponte; nel luogo in cui, nel sogno, si trovava il baule con il tesoro, e trovò un mendicante che gli chiese l’elemosina. "La vita è solo un’illusione! – esclamò deluso – A cosa serve vivere? Non potrà accadermi più niente di buono in questo squallido mondo!".

Scavalcato il parapetto del ponte, stava per saltare, ma il mendicante lo trattenne.

"Perché vuoi morire? Cosa ti è capitato per farti stancare del cielo blu e delle risa dei bambini?".

 Il contadino si sedette accanto al mendicante e gli raccontò tutto.

 "E ti lamenti per così poco! – esclamò il mendicante ridendo – Intraprendere un viaggio così pericoloso confidando in un sogno! Dovresti fare come me: accontentarti di ciò che Allah ti dà ogni giorno e non inseguire le illusioni dei tuoi sogni! Anch’io, da anni, faccio ogni notte un sogno simile al tuo…".

 "Qual è il tuo sogno?" domandò il contadino.

"Mi ritrovo alla periferia della città di Ispahan.

Vedo una casetta bassa di terracotta. Davanti alla casa, vedo un piccolo campo e, in fondo, un fico e una sorgente. Vado verso il fico, scavo una profonda buca e, tra le radici, scopro un baule pieno di monete d’oro e di pietre preziose". "Adoro rifare ogni notte il mio bel sogno, ma non per questo parto all’avventura. Vivo dove Allah ha voluto sistemarmi; resto seduto accanto al fiume e mi accontento di quello che mi danno i passanti".

Il contadino balzò in piedi, ringraziò il mendicante per i suoi consigli e in fretta ritornò a Ispahan. Non appena giunto alla sua povera dimora, prese una zappa e corse presso il fico.

Scavò e trovò un vecchio baule pieno di monete d’oro e di pietre preziose.

Il contadino si gettò con la faccia a terra:

"Allah è grande! – gridò – Ed io sono uno dei suoi figli!".

 
 

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IL MONDO DI ORSOSOGNANTE

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CIAO DA TONY KOSPAN

 

Pubblicato 18 dicembre 2008 da tonykospan21 in FAVOLE LEGGENDE RACCONTI DI SAGGEZZA

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