Archivio per 27 novembre 2008

UNA CHIESA RINASCIMENTALE A NAPOLI   Leave a comment

 
Stavolta il post è di una cara amica
collega d’Università per… giovani A bocca aperta di Napoli…
nella facoltà d’Arte e nostra affettuosa lettrice…
Mia è solo l’impaginazione…
UNA CHIESA RINASCIMENTALE A NAPOLI   

  Valentine

       Immagine:Santacaterinaform.jpg 
 
Santa Caterina a Formiello
 
Immagine:Interno santa caterina a formiello.jpg
 
 

              
 
Proprio a ridosso delle mura aragonesi, accanto alla Porta Capuana, si trova una delle più belle chiese rinascimentali di Napoli: la chiesa di Santa Caterina a Formiello,
dedicata alla Santa martire e vergine d’Alessandria.
 
 
Non si conosce la data precisa della sua fondazione, sappiamo però che prima apparteneva ai frati Celestini e che nella seconda metà del 400 fu acquistata da Alfonso d’Aragona passando successivamente all’ordine dei Domenicani.
 
 
Essa sorgeva originariamente in una zona paludosa, in vicinanza delle due grandiose ville aragonesi:
la villa di Poggioreale e la villa della Duchesca, ambedue immerse nel verde e nei boschi, zona di caccia e di amenità dei re aragonesi.
 
 
La chiesa si trova accanto alla porta Capuana, una delle principali porte di accesso alla città di Napoli ed era situata tra la cinta delle mura aragonesi: è’ detta “a Formiello” in quanto vicina agli Close Zoomantichi formali (canali)  che alimentavano la città.
 
 
Nel 400 i grandiosi acquedotti costruiti dai
romani erano  in rovina e Napoli veniva rifornita d’acqua dalle numerose sorgenti e dalle acque del fiume Sebeto.
 
 
L’antica fontana del Formiello è ancora esistente, ma in cattivo stato e necessiterebbe restauro. Le ville di Poggioreale e della Duchesca furono edificate alla fine del 400 da Alfonso duca di Calabria; colpiva lo splendore leggendario dei parchi  lussureggianti ispirati ai giardini di stampo ispano mussulmano.
 
 
Pochi anni dopo la loro costruzione furono abbandonate e ben presto decaddero mentre la progressiva edificazione della zona ha inghiottito completamente i boschi e le costruzioni che li arricchivano.
Tornando alla chiesa, si nota  subito  la grande ricchezza dei decori e gli stili di secoli che si sovrappongono gli uni sugli altri con un risultato fastoso.
  
 
   
 
L’interno ha pianta a croce latina a navata unica coperta da una volta a botte con cinque cappelle per lato.
 
 
Ai lati dell’altare si trovano sei sfarzosi monumenti funebri, infatti il prebisterio funge da enorme cappella gentilizia della famiglia Spinelli con  ricchi sarcofaghi sormontati da stemmi araldici e statue di cavalieri rivestiti di armature, tutti  a grandezza naturale eseguiti nel  secondo cinquecento  dagli scultori Annibale e Salvatore Caccavello. 
 
 
Nell’abside uno splendido coro ligneo e ornati del 1566.
Nella quarta cappella a destra pavimento maiolicato di fattura napoletana a cellule ottagonali del primo cinquecento.
 
 
Nella sacrestia decorazione ed affresco del 700, struttura Close Zoomed armadi rinascimentali.Francesco Picchiatti esegue nel 1659 il portale in pietra con statua di S. Caterina.
 
 
Ritornati  all’interno e alzando lo sguardo verso la cupola ora restaurata colpisce l’effetto scenografico della volta dipinta da Paolo de Matteis, con affreschi della Madonna e storie di S. Caterina.
 
 
Nel 700 l’appalto per la decorazione della cupola fu vinto da Francesco Solimena, artista affermato, il quale, oltre al compenso, esigeva per sé e per le sue maestranze anche il vitto giornaliero: ciò non garbò ai Domenicani i quali annullarono il contratto ed assegnarono il lavoro a Paolo de Matteis, brillante allievo del Giordano che già operava con successo sulla scena artistica napoletana.
 
 
Close Zoom
 
  
L’effetto scenografico della volta ad effetto sfondato è dovuto all’artista Luigi Garzi. Purtroppo sono andate perdute la copiosa biblioteca, la raccolta d’arte e le curiosità naturali conservate nel convento domenicano. Il grande monastero ed i chiostri annessi alla chiesa, nel corso  dell’ottocento furono adibiti a Lanificio militare. L’aggiunta di nuove strutture e la modifica di quelle originarie creano un singolare monumento di archeologia industriale nel cuore del centro storico di Napoli.
 
Valentine
 
F I N E  

                     

 

Pubblicato 27 novembre 2008 da tonykospan21 in ARTE

PERLE DI SAGGEZZA DEGLI INDIANI D’AMERICA   Leave a comment

 

 

PERLE DI SAGGEZZA DEGLI INDIANI D’AMERICA

 

 

 
 
 
 
 

La sofferenza di qualcuno é la sofferenza di tutti,

la gioia di uno é la gioia di tutti.  

Codice Etico dei Nativi Americani

 

 
 
 

Servire gli altri, essere di qualche utilità alla famiglia, alla comunità, alla nazione o al mondo é uno degli scopi principali per i quali gli esseri umani sono stati creati. Non ti riempire di affari personali dimenticando i tuoi compiti più importanti. La vera felicità é solo per chi dedica la propria vita al servizio degli altri.

Dagli insegnamenti dell’Albero Sacro dei Nativi Americani
 
 
 
 

Lungo il cammino delle vostra vita fate in modo di non privare gli altri della felicità. Evitate di dare dispiaceri ai vostri simili ma, al contrario, vedete di procurare loro gioia ogni volta che potete!

Proverbio Sioux
 
 
 
 
 
 

Pace non é solo il contrario di guerra, non é solo lo spazio temporale tra due guerre… Pace é di più. E’ la Legge della vita. E’ quando noi agiamo in modo giusto e quando tra ogni singolo essere regna la giustizia.

Detto degli Irochesi
 
 
 
 
 

Non perseguitare e non deridere mai un tuo simile per la sua Religione. Rispetta invece ciò in cui lui crede, se vuoi che lui, in cambio, rispetti te.

Tecumseh 
 
 
 
   
 
 

Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo.
Molti miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca.
Ci sono fiori dai colori diversi ed ognuno di essi é bello.
Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini,di ogni colore, vadano d’accordo e lavorino insieme,
senza che la maggioranza cerchi di uniformare gli altri al proprio volere.

    Tatanga Mani  
 

 

 
 
 
 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

LA TUA PAGINA DI SOGNO IN FACEBOOK?

PSICHE E SOGNO

Psiche7J.jpg PSICHE E SOGNO picture by orsosognante

Pubblicato 27 novembre 2008 da tonykospan21 in PELLEROSSA NATIVI E ALTRE CULTURE

SEI SICURA? – UNA CANZONE DEL TUTTO INCONSUETA   Leave a comment

 
 
UNA CANZONE DAVVERO ORIGINALE… ASSOLUTAMENTE INCONSUETA…
E CHE DICE ANCHE COSE VERE A MIO PARERE…
(E’ UNA SPECIE DI AUTOCRITICA DI NOI UOMINI )
 
 
SEI SICURA?
di
J-AX
 
– un autore di cui so davvero molto poco –
 
 
Sei sicura che io sono
davvero quello giusto
sicura che non vuoi un’altro uomo
magari un po’ più a posto
sei sicura di volerne uno
che in testa ha una guerra
sei sicura di volere raccogliere i vestiti da terra
sei sicura di sopportare l’odore
del malumore e delle calze
sei sicura di non rompermi il cuore
come hanno fatto le altre
sei sicura che sarò capace
di darti ogni cosa che ti piace
sei sicura che ti proteggo
sei sicura ci sarà bel tempo
sei sicura di non essere un po’ troppo bella per me
non vorrei insistere ma è
palese
sei sicura di non essere un po’ troppo bella per me
t’autorizzo a ridere
perché
io tento di spiegare
di razionalizzare
e scrivo questa stupida canzone
che non sa
parlare di te parlare di te
sei sicura di avere pazienza
e di volere viaggiare
sei sicura di rimanere sveglia
in una stanza ad aspettare
sei sicura perché senza volere
potrei farti male
sei sicura
perché io sono così in aria
che non riesco a pensare
sei sicura di non essere un po’ troppo bella per me
non vorrei insistere ma è
palese
sei sicura di non essere un po’ troppo bella per me
t’autorizzo a ridere
perché
io tento di spiegare
di razionalizzare
e scrivo questa stupida canzone
che non sa
parlare di te
tutte le parole
suonano piccole
non sanno spiegare
non posso credere
sei sicura che
sei sicura di non essere un po’ troppo bella per me
t’autorizzo a ridere
perché
io tento di spiegare
di razionalizzare
e scrivo questa stupida canzone
che non sa
parlare di te
 
 
 
 
Cosa ne pensate?
 
 Tony Kospan

Pubblicato 27 novembre 2008 da tonykospan21 in CANZONI DELL'ESTATE

FORSE QUALCHE VOLTA…   Leave a comment

 

FORSE QUALCHE VOLTA
Vivien Lamarque

Forse qualche volta era una signora triste?
Sì triste era a mezzasera,
quando all’uscio della mente
s’avvicinavano gli assenti passi
di quel signore che non c’era.

Bè anche questa poesia di Lamarque mi ha colpito…

Sì… si è tristi verso sera, se tornando a casa,
sappiamo che non ci sei…
o se stando a casa…
sappiamo che non aprirai quella porta…

Tony Kospan


Pubblicato 27 novembre 2008 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI

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