Archivio per 7 novembre 2008

CUORI SENZA TEMPO   2 comments

   

 
 
CUORI SENZA TEMPO
Tony Kospan
 

Mondi lontani…
cuori vicini…

 

Vite diverse
amori uguali

 

Realtà nemiche
sogni uniti

 

Attese infinite
attese sfinite

 

Discorsi di speranza
discorsi disperati

 

Desideri narrati
desideri "placati"

 

Immagini sfocate
immagini sognate

Anime di fuoco
s’incontrano nell’etere…

Corpi sognati
s’incontrano tra i fiori

 

Dolori fisici
balsami virtuali

 

Desideri implacabili

rughe baciate

Voglia di vivere

voglia d’amare

Incastro perfetto

 

Ma Cupido non era un ragazzo?

 
 
 

COME NACQUE L’ARCOBALENO – LEGGENDA DEI PELLEROSSA…   Leave a comment

 

COME NACQUE L’ARCOBALENO
 
clikka sull’arcobaleno …musica originale dei pellerossa
 

     

  

Un giorno, madre Terra e padre Sole vennero a fare visita a un ragazzo solitario che si chiamava Atsosi Bagani. "Devi prendere moglie" disse la Terra. "Andrai a cercare moglie per un cammino ignoto agli uomini" aggiunse il Sole "Sposerai la maggiore delle sorelle Dobedeklad, Quelle-che-il-sole-non-illumina. Abitano in un pueblo. Gli uccelli le hanno imprigionate nelle tenebre, invidiosi della loro bellezza; tu solo puoi liberarle.

 

 

 Per aiutarti, costruirò un passaggio tra la tua capanna e il pueblo e trasformerò le ragazze e te, affinché gli uccelli non vi riconoscano e vi uccidano a beccate. Così, emerse dalla terra un arco gigantesco formato da strisce di colori brillanti; saliva molto in alto nel cielo e scendeva in lontananza sulla terra. Quando Atsosi Bagani si incamminò su questo ponte, fu trasformato in una farfalla, i cui colori si conf ondevano con quelli dell’arcobaleno. Gli uccelli non lo notarono e l’uomo farfalla arrivò sul tetto di una grande casa e scese attraverso un’apertura scura; nella penombra, vide le due sorelle occupate a tessere un magnifico tappeto dai colori dell’arcobaleno, i cui motivi ricordavano i fiumi e le montagne. "Guarda, sorellina – disse la maggiore – una farfalla si è posata in cima alla scala". La sorella minore, molto eccitata, si precipitò verso la scala e un raggio di sole la sfiorò; la maggiore cercò di trattenerla ma entrambe furono attratte dal potere magico dei raggi solari. Sul tetto, la farfalla si trasformò nel giovane uomo. "Il Sole mi ha mandato a cercarvi, sarete mia moglie e mia sorella". 

Gli uccelli li videro e si precipitarono su di loro con gridi stridenti; ma il Sole vegliava e trasform&ograv e; i giovani in delicate farfalle, gli uccelli non riuscirono a trovare i fuggitivi. Atsosi Bagani ritornò alla sua capanna e il Sole e la Terra assistettero al matrimonio. Il giovane continuò a cacciare, mentre le due sorelle tessevano meravigliosi tappeti. Nella piccola capanna illuminata dal sole, però, le due ragazze avevano nostalgia della loro vecchia casa buia. Vedendole tristi, il Sole disse loro: "Se lo desiderate tanto, potrete rivedere la vostra cupa dimora; ma adesso gli uccelli sono diventati diffidenti e dovete difendervi". Così prima di trasformarle in farfalle, diede a ciascuna due grossi chicchi di grandine.                   

 

 

Quando gli uccelli le attaccarono, la sorella maggiore scagliò contro di loro il primo chicco, che si tramutò in una grossa nube nera che avvolse gli uccelli. Le ragazze-farfalle proseguirono il volo, ma presto gli uccelli le raggiunsero; dovettero lanciare il        secondo chicco di grandine, che si trasformò in una pioggia scrosciante, poi il terzo, che si ruppe in migliaia di piccoli chicchi. Ma la grandine finì e gli uccelli ripresero l’inseguimento; il pueblo era in vista, ma le farfalle non erano abbastanza veloci. Dovettero quindi lanciare l’ultimo chicco, che infiammò il cielo di lampi e tuoni.

Gli uccelli scapparono spaventati e le ragazze furono salve.                  

 
Le sorelle tornarono da Atsosi Bagani, ma ogni volta che sentivano nostalgia visitavano la loro vecchia casa.

  

Così, dopo ogni temporale, si forma un arcobaleno tra il pueblo e la capanna del giovane, che riconcilia il mondo delle tenebre con il regno del Sole.

 

Ciao dall’Orso della tribù degli Orsi Sognanti …

 

Pubblicato 7 novembre 2008 da tonykospan21 in PELLEROSSA NATIVI E ALTRE CULTURE

IL MIGLIOR ATTEGGIAMENTO POSSIBILE? LA VIE EN ROSE…   Leave a comment

 
 
 
 
IL MIGLIOR ATTEGGIAMENTO POSSIBILE?

LA VIE EN ROSE…
 
 
 

 
 
Lo dimostra uno studio dell’ University of Washington di Seattle
 
 

Si dice che aspettandosi il peggio si evitino le grosse delusioni e si ottengano le soddisfazioni maggiori. Ma non è così. Sono le persone che si aspettano il meglio dalla vita che riescono ad ottenerlo o almeno a non sentirsi eccessivamente delusi e colpevoli quando qualcosa va storto. Questi modi di vedere la vita sono stati oggetto di uno studio condotto da Margareth Marshall della Seattle Pacific University e Jonathan Brown della University of Washington di Seattle e pubblicato dalla rivista Cogniton & Emotion.

Per invalidare la tesi secondo la quale aspettarsi il peggio sarebbe meglio, i ricercatori hanno sottoposto 80 studenti universitari ad una serie di test. In primo luogo hanno sottoposto loro un questionario per verificare il loro stato d’animo nei confronti della vita, se erano persone entusiaste e positive oppure cupe e pessimiste. Dopodiché gli studenti hanno eseguito una serie di puzzle di media difficoltà al computer. Basandosi sul questionario e sui risultati ottenuti dal primo set di puzzle si è stabilito come si aspettavano di riuscire con un secondo set di puzzle.

A questo punto i ricercatori hanno sottoposto ad una metà degli studenti una serie di puzzle più semplici rispetto al primo test e all’altra metà dei puzzle più complicati. Questo ha permesso loro di assicurarsi che alcuni studenti sarebbero andati oltre le loro previsioni e altri al di sotto. Dopo l’esercizio è stato chiesto ai partecipanti di compilare un nuovo questionario, riguardante il loro stato d’animo alla fine delle prove.

Secondo i risultati, gli studenti che si aspettavano di andare male effettivamente si sentivano peggio dopo aver fallito il test rispetto agli altri che, pur aspettandosi di andar bene, avevano sbagliato anche loro. Secondo i ricercatori, un’aspettativa negativa può esacerbare la sensazione di frustrazione che segue un mancato successo, e l’aspettativa è spesso determinata dall’atteggiamento con cui si affronta la vita.

Secondo Brown è difficile per una persona che ha un carattere cupo riuscire a cambiare temperamento. Ma tentar non nuoce e forse cercare di ottenere il meglio dalla vita potrebbe essere la chiave per affrontare ogni sfida con un atteggiamento vincente? ricordandosi che in caso di sconfitta ci sono sempre cose come la cioccolata, che rendono tutto più bello.

 

dal web… impaginazione dell’Orso…che condivide in pieno…

Nella vita ci sono prima o poi momenti davvero difficili per tutti… e da essi non possiamo scappare…ma perché prendersela per cose senza importanza? La vita non ha attimi infiniti ma finiti… e dunque viviamoli per quanto possibile col sorriso… e dunque "en rose".

Ciao da Tony Kospan con un… sorriso…

Pubblicato 7 novembre 2008 da tonykospan21 in SALUTE BENESSERE PSICOLOGIA GINNASTICA

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