Archivio per 6 ottobre 2008

1000 LIRE AL MESE – ATMOSFERE E NOTE D’UNTEMPO…   Leave a comment

 
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
 

Se potessi avere mille lire al mese” cantava Umberto Melnati nel film omonimo…

Mille lire al mese (film 1939)

La canzone ebbe gran successo che è giunto fino ai nostri giorni…

Oggi certo non ci bastano neanche lontanamente… 1000 lire al mese… anzi non ci bastano nemmeno 1000 euro al mese…

Essa è però rimasta simpatico simbolo dell’aspirazione… dell’italiano medio… ad una vita con un tranquillo… benessere...

Mille lire al mese

Gilberto Mazzi

Che disperazione, che delusione dover campar,
sempre in disdetta, sempre in bolletta!
Ma se un posticino domani cara io troverò,
di gemme d’oro ti coprirò!
Se potessi avere mille lire al mese,
senza esagerare, sarei certo di trovar
tutta la felicità!
Un modesto impiego, io non ho pretese,
voglio lavorare per poter alfin trovar
tutta la tranquillità!
Una casettina in periferia, una mogliettina
giovane e carina, tale e quale come te.
Se potessi avere mille lire al mese,
farei tante spese, comprerei fra tante cose
le più belle che vuoi tu!

Ho sognato ancora, stanotte amore l’eredità
d’uno zio lontano americano!
Ma se questo sogno non si avverasse,
come farò…. il ritornello ricanterò!

Se potessi avere

Ascoltiamola…

Barre-papillons
 
Ciao dall’Orso…
 

Pubblicato 6 ottobre 2008 da tonykospan21 in CANZONI DELL'ESTATE

LA STORIA DEL VINO – III PARTE   Leave a comment

 
 

LA STORIA DEL VINO
 
        
 
III PARTE

Gli ultimi secoli
 
           
 Gli ultimi secoli della nostra era sono stati testimoni di uno sviluppo straordinario delle tecniche vitivinicole.
L’arrivo della cioccolata dall’America, del tè dalla Cina, del caffè dall’Arabia e la diffusione di birra e distillati nel XVII secolo, rese la vita difficile al vino, che perse il primato di unica bevanda sicura e conservabile.
Questo ha spinto i produttori a cercare la migliore qualità per competere con i nuovi arrivati.
L’evoluzione tecnologica nella lavorazione del vetro rese più facile la relizzazione di bottiglie adatte e la scoperta del sughero rese possibile condizioni di conservazione ideali.
 
 
Nella Champagne si cominciò a parlare di un monaco benedettino, Dom Perignon, famoso per il suo perfezionismo quasi maniacale e per il suo straordinario vino.
Molti non sanno che l’obiettivo di Dom Perignon era quello di ottenere un vino perfettamente fermo, ma i suoi sforzi erano frustrati da un clima e da un terreno che facevano inesorabilmente rifermentare il vino nelle bottiglie rendendolo spumeggiante.
Nel XVIII secolo si consolidò la tendenza a produrre vini più intensi, scuri e fermentati a lungo. Cominciò ad affermarsi in questo contesto il porto come straordinario vino da lungo invecchiamento.
 
 
Intanto i grandi Chateau di Bordeaux continuavano a produrre vini di pregio per i loro migliori clienti, gli inglesi, che non hanno mai potuto contare su una produzione locale di quantità (e tantomeno di qualità).
Il XIX secolo ha vissuto la massima euforia vitivinicola.
L’economia nazionale di molti paesi si basava sulla produzione di vino. Ma prima della fine del secolo, doveva abbattersi il grande flagello della filossera, un parassita che colpisce le radici della vite europea. Quasi tutti i vigneti d’Europa andarono distrutti o furono gravemente danneggiati. La soluzione , non certo indolore, fu quella di ripartire da zero innestando la vite europea sulla radice americana immune alla filossera.
 
 
La rivoluzione industriale ha cambiato, negli ultimi decenni, il mondo del vino.
Grazie alle tecniche di refrigerazione dei vasi vinari, paesi caldi come la California e l’Australia hanno cominciato a produrre vini eccellenti, grazie anche a uve di eccezionale qualità. Il Nuovo Mondo ha avuto la capacità, grazie alla mancanza di convenzioni e condizionamenti, di imparare in fretta e raggiungere risultati straordinari in pochissimo tempo.

 
 
Dal web – impaginazione Orso – Continua…
 

Pubblicato 6 ottobre 2008 da tonykospan21 in NARRATIVA VARIA E LIBRI

BUON INIZIO DI SETTIMANA…   1 comment

 
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NOI SAREMO
Paul Verlaine
 
Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi
che certo guarderanno male la nostra gioia,
talvolta, fieri e sempre indulgenti, è vero?
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta
che la speranza addita, senza badare affatto
che qualcuno ci ignori o ci veda, è vero?
Nell’amore isolati come in un bosco nero,
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,
saranno due usignoli che cantan nella sera.
Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,
non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.
Uniti dal più forte, dal più caro legame,
e inoltre ricoperti di una dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.
Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l’anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?
 

 
 
dall’Orso…

 

Pubblicato 6 ottobre 2008 da tonykospan21 in SALUTI VARI

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